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Vertice Ue. Un’Europa senza muri e una gestione intelligente dei confini

Una Europa senza muri, capace di controllare e difendere i suoi confini ma anche di aprirli quando è necessario. È questa l’Europa che vogliamo ed è questa l’Europa che stiamo provando a realizzare. L’ultimo vertice straordinario dell’Ue a Bruxelles segna un ulteriore passo in avanti in questo cammino, finalmente europeo, che l’Italia ha il merito di aver saputo promuovere efficacemente in tutte le sedi dell’Unione.

Le azioni prioritarie in risposta alla crisi dei rifugiati presentate durante l’ultimo vertice dell’Unione europea a Bruxelles segnano un ulteriore passo in avanti. Mentre attraverso la missione navale Eunavfor Med abbiamo nuovi strumenti per smantellare le reti di trafficanti di esseri umani, il meccanismo d’emergenza di ricollocamento è ora quattro volte più incisivo e coinvolgerà 160 mila rifugiati. I fondi europei per gli Stati membri impegnati nella gestione della crisi dei rifugiati sono già stati raddoppiati quest’anno fino a raggiungere l’importo di 73 milioni di euro. Ora saranno ulteriormente incrementati con un finanziamento di 100 milioni di euro per il 2015, mentre gli stanziamenti dal budget europeo per affrontare le crisi umanitarie nel mondo verranno quasi raddoppiati, da 4,6 a 9,5 miliardi. Le azioni annunciate dalla Commissione europea per le prossime settimane includono provvedimenti molto importanti e attesi, come l’istituzione di un nuovo sistema comune d’asilo, che supera l’inefficiente e insostenibile sistema di Dublino, la costituzione di una vera e propria Guardia costiera e di frontiera europea e la creazione, entro fine novembre, dei cosiddetti hotspot, ossia strutture allestite per identificare e registrare rapidamente i migranti, distinguendo così richiedenti asilo da migranti economici.

Misure che rappresentano emblematicamente come in Europa non ci sia più spazio per muri tra Stati, mentre si delineano in modo sempre più netto i confini di un’Unione che è capace di controllarli e di difenderli, ma anche di aprirli quando è necessario. Queste sono le politiche che il Governo italiano ha difeso fin dall’insorgere della crisi. E che ha il merito di avere saputo promuovere efficacemente in tutte le sedi dell’Unione.

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