Durante la riunione del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno 2015, i leader europei hanno raggiunto degli importanti punti di incontro, soprattutto sul tema delle migrazioni.
Migrazione
“L’Europa necessita di un approccio alla migrazione equilibrato e globale dal punto di vista geografico che si basi su solidarietà e responsabilità”
Si è deciso di rafforzare la nostra cooperazione globale con i paesi di origine e di transito, sia per arginare i flussi migratori irregolari sia per affrontare le cause profonde della migrazione, al fine di ridurre gli incentivi alla migrazione illegale e contrastare le reti dei trafficanti e l’aiuto allo sviluppo avrà un ruolo importante al riguardo. Realizzare un autentico partenariato tra i paesi europei e africani, affinché lavorino insieme per affrontare la migrazione illegale in modo integrato con politiche efficaci di rimpatrio, riammissione e reintegrazione per coloro che non hanno diritto alla protezione. Questa, infatti, costituiscono un elemento fondamentale della lotta alla migrazione illegale e contribuiranno a dissuadere le persone dal porre a rischio la propria vita.
Si è parlato anche di Grecia, sicurezza, occupazione, crescita e Regno Unito.
Grecia
Il presidente dell’Eurogruppo ha informato i leader dell’UE sullo stato di avanzamento dei negoziati con la Grecia. I leader hanno rinnovato il loro sostegno al lavoro delle istituzioni e al processo di negoziati in corso.
. Il Consiglio europeo, per quanto riguarda la ricollocazione e il reinsediamento dei richiedenti asilo, ha concordato la ricollocazione di 40 000 persone bisognose dall’Italia e dalla Grecia in altri Stati membri nel corso dei prossimi due anni e il reinsediamento di altre 20 000 persone. I leader UE hanno definito una politica di rimpatrio per i migranti che non sono legittimati ad entrare nell’UE, sottolineando anche l’esigenza di accelerare i negoziati sulla riammissione con i paesi terzi e concordando il rafforzamento dei poteri di Frontex per contribuire al rimpatrio dei migranti illegali.
Sicurezza e Difesa
Il Consiglio europeo ricorda la necessità:
− che gli Stati membri destinino un livello sufficiente di spesa per la difesa e l’esigenza di usare le risorse nel modo più efficace possibile;
− che il bilancio dell’UE assicuri finanziamenti adeguati all’azione preparatoria sulla ricerca connessa con la PSDC, aprendo la strada a un eventuale futuro programma di ricerca e tecnologia nel settore della difesa;
− di promuovere una maggiore e più sistematica cooperazione europea in materia di difesa per creare le capacità chiave, anche tramite fondi dell’UE;
− di mobilitare gli strumenti dell’UE per contribuire a contrastare le minacce ibride;
− di intensificare i partenariati, segnatamente con l’ONU, la NATO, l’OSCE e l’UA;
− di mettere in condizione e consentire ai partner di prevenire e gestire le crisi, anche attraverso progetti concreti di sviluppo di capacità in un ambito geografico flessibile.
Occupazione, Crescita e Competitività
il Consiglio europeo ha convenuto quanto segue:
a) il regolamento riguardante il mercato unico delle telecomunicazioni – roaming compreso – e la direttiva sulla sicurezza delle reti e dell’informazione devono essere adottati in tempi brevi; il pacchetto sulla protezione dei dati deve essere adottato entro fine anno;
b) sono necessari interventi su componenti chiave della comunicazione della Commissione, in particolare al fine di: − rimuovere i rimanenti ostacoli alla libera circolazione delle merci e dei servizi venduti online e far fronte alla discriminazione ingiustificata fondata sull’ubicazione geografica; − garantire la portabilità del materiale online protetto da diritto d’autore e agevolare l’accesso transfrontaliero a tale materiale, assicurando nel contempo un elevato livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale e tenendo conto della diversità culturale, e aiutare le industrie creative a prosperare in un contesto digitale;
− assicurare strumenti di investimento efficaci e migliorare il contesto dell’innovazione, con particolare riguardo alle PMI e alle imprese in fase di avviamento;
− individuare le priorità di normazione rispetto alle principali TIC e conseguire rapidi risultati in tal senso;
− assicurare il libero flusso dei dati;
− valutare il ruolo delle piattaforme e degli intermediari online; − migliorare le competenze digitali;
− incoraggiare l’e-government
Referendum nel Regno Unito
David Cameron ha presentato i suoi piani per un referendum sulla permanenza o l’uscita del Regno Unito dall’UE. Si è trattato del primo passo nel processo di negoziato e il Consiglio europeo dovrebbe tornare sulla questione in dicembre.
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