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PER RITROVARSI, A VOLTE, BASTA GUARDARSI ATTRAVERSO GLI OCCHI DI ALTRI

Ieri a un incontro elettorale a casa di Gloria, una persona mi ha chiesto: “Sono stato euro-appassionato nei primi anni Duemila. Ho fatto l’Erasmus, lavorato alla Commissione europea, amavo l’idea di Europa. È da un po’ di anni che sono euro-depresso. Mi dici una ragione per la quale credi che abbia ancora senso quella confusione che è l’Unione europea?”.



Ieri ho risposto che per me l’Unione europea ha ogni giorno più senso perché è la testimonianza che si può far convivere punti di vista diversi senza farsi la guerra, in un mondo che sta diventando sempre più estremista e intollerante.



Stamattina guardando le foto delle manifestazioni in Georgia ne ho trovate parecchie in cui i ragazzi reggevano cartelli con su scritto “Scegliamo l’Europa”. Alcuni decenni fa erano gli Stati Uniti a avere quella forza evocativa. Poi lo sono stati i paesi più ricchi del nostro continente, come la Germania, o quelli con il welfare più generoso, come la Svezia. Oggi ci sono milioni di persone che sognano l’Europa.



Per ritrovarsi, a volte, basta guardarsi attraverso gli occhi di altri. Di quelli per cui essere uniti nelle diversità è un orizzonte da raggiungere. Tu cosa avresti risposto?

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