In un’intervista all’Unità ho ribadito che, sull’orribile caso di Giulio Regeni, l’Italia fin dall’inizio si è mossa bene. Malgrado il dolore per la perdita di un giovane concittadino, siamo stati aperti, non intimidatori, disponibili a creare una pool comune per le indagini, con fiducia. L’Egitto invece ha tradito e dileggiato la ricerca della verità. E il Governo ha dimostrato di agire senza ammettere compromessi di comodo.
La vicenda di Giulio non è un caso isolato. I partner internazionali sono con noi, perché la brutalità e le omissioni hanno fatto emergere le fragilità dell’Egitto.
Il ministro Gentiloni ha detto che l’Italia è pronta ad ogni passo, ed ha già richiamato l’Ambasciatore per consultazioni. Ora serve l’unità delle istituzioni e delle forze politiche, con un pieno sostegno al governo, che non si fermerà fino a quando non si sarà fatta luce.
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