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Interrogazione sulla nave Diciotti

A Conte, a Salvini, a Toninelli chiediamo: quello che state facendo alle persone bloccate sulla Diciotti è legale, oppure state compiendo un abuso di potere?


Vogliamo da loro con urgenza delle risposte. Questo è il testo dell’interrogazione in cui, con Maurizio Martina, Franco Vazio e tanti altri colleghi Deputati PD, chiediamo conto al governo della legalità del fermo delle persone sulla nave della Guardia costiera italiana. In Italia per fortuna, nonostante le prepotenze della Lega e del M5S,esistono ancora le leggi, per proteggere i più deboli dal diritto del più forte. I membri del governo dovrebbero essere i primi a rispettarle. Se un privato privasse della libertà una sola persona e utilizzasse la sua condizione per pretendere da altri un atto non dovuto sarebbe accusato di sequestro di persona e di altri reati gravissimi. Perché un Ministro dovrebbe avere un trattamento più favorevole?

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dell’Interno.

– Per sapere – premesso che:

Nella notte del 15 agosto la nave Diciotti della Guardia costiera italiana effettuava un salvataggio in acque SAR italiane di un barcone proveniente dalla coste libiche con a bordo 190 migranti, tra cui donne e minori, alcuni dei quali non accompagnati;

Alla nave Diciotti per 5 giorni non veniva data indicazione dalle autorità italiane sul porto in cui poter attraccare;

Il 17 agosto 13 migranti presenti sulla nave Diciotti venivano trasferiti al poliambulatorio medico di Lampedusa perché bisognose di soccorso medico urgente;

Il 19 di agosto la Farnesina investiva ufficialmente e formalmente della questione la Commissione europea, affinché individuasse una soluzione di ricollocamento di una quota dei migranti in altri stati membri, secondo le linee contenute nelle conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2018;

Solo il 20 agosto il ministro Toninelli dava indicazione alla Diciotti di attraccare nel porto di Catania, ma il ministro Salvini negava l’autorizzazione allo sbarco delle persone;

L’articolo 13 della Costituzione italiana stabilisce che la libertà personale possa essere limitata solo nei casi previsti dalla legge e con atto motivato dalla autorità giudiziaria. Il codice della navigazione italiano, all’articolo 83 permette al ministro dei Trasporti di limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili o private nel mare territoriale italiano per motivi di ordine pubblico;

Non è mai successo che il governo italiano negasse l’attracco in un porto italiano a una nave della Guardia costiera;

Non ci sono state comunicazioni da parte del ministero dell’Interno riguardo a possibili motivi di ordine pubblico che ostano allo sbarco delle 177 persone bloccate sulla Diciotti, mentre il ministro Salvini ha più volte dichiarato che i migranti sarebbero sbarcati solo nel momento in cui fosse stato raggiunto un accordo di ricollocamento dei migranti in altri paesi europei;

Con comunicazione formale alla procura dei minori di Catania in data 21 agosto, la ONG Intersos ha chiesto che l’autorità giudiziaria intervenisse per disporre il collocamento in strutture idonee dei minori non accompagnati presenti sulla nave. A seguito di intervento della procura 27 minori sono stati sbarcati dalla nave;

La procura di Agrigento, dopo una visita del procuratore sulla nave Diciotti, ha annunciato il 22 agosto di essere in procinto di valutare di aprire una inchiesta per sequestro di persona;

Le notizie acquisite attraverso svariate fonti portano a ritenere che sia in atto una arbitraria, illegittima e prolungata privazione della libertà personale di un elevato numero di migranti, uomini, donne e bambini, tra l’altro in precarie condizioni fisiche, a cui è stato vietato lo sbarco e la loro assistenza ed accoglienza a terra. Tale azione sarebbe stata compiuta da un lato in violazione della Costituzione, delle leggi dello Stato e delle Convenzioni internazionali e dall’altro sarebbe stata indotta da ordini, anche verbali, e da vibranti esternazioni pubbliche di Ministri della Repubblica, che dall’alto della loro funzione esplicitamente nei fatti “ordinavano” e “condizionavano” l’esecuzione di tali gravi ed illegittimi comportamenti;

I fatti suddetti assumono maggiore gravità giacché il fine di tali ordini e di tale coercizione sarebbe stata, ed è tuttora, così come “confessato” esplicitamente dal Ministro Salvini, quello di vincere la resistenza di Stati stranieri ad accettare una ridistribuzione che, come noto, potrebbe avvenire solo su base esclusivamente volontaria. Insomma si “usano” esseri umani in spregio di ogni norma di legge e convenzione internazionale per ottenere ciò che giuridicamente non si può pretendere: –

In base a quale provvedimento formale o a quale preoccupazione di ordine pubblico i ministeri interrogati stanno trattenendo le persone imbarcate sulla Diciotti.

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