Negli ultimi anni il continente africano è finalmente diventato una delle priorità di politica estera non solo per l’Italia, ma anche dell’Unione europea. Le dinamiche economiche, demografiche, ambientali e politiche dell’Africa sono destinate a produrre forti ricadute a livello globale.
Nella giornata di ieri, alla Camera abbiamo presentato l’Africa Act, uno strumento che prevede misure legislative e operative tese a rafforzare la presenza italiana in Africa. Abbiamo consapevolezza della nuova centralità del continente e crediamo che la cooperazione possa essere la soluzione dei problemi. La sfida è quindi lanciare una “nuova via con l’Africa”, al fine di assicurare che questa parte del pianeta non sia più territorio di sfruttamento, di insicurezza e di migrazioni di massa, ma un continente dove pluralismo e coesistenza delle società si possano affermare in un contesto di pace e di sicurezza, nel quale le opportunità economiche servano a chi abita il continente e funzionino come mercato fertile anche per le nostre economie.
La presentazione del documento è avvenuta durante il convegno intitolato ‘La via italiana dell’Africa: un nuovo paradigma per lo sviluppo’. Con noi, il Presidente del Gruppo PD Ettore Rosato, il viceministro agli Esteri e alla Cooperazione Mario Giro, gli Ambasciatori del Sudafrica Nomatemba Tambo e del Regno del Marocco Hassan Abouyoub. Al convegno abbiamo raccolto anche il sostegno del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha riconosciuto nel documento una posizione politica importante, sulla quale il Governo può investire.
Quì potete trovare alcuni dei passaggi più significativi della conferenza.
La proposta prevede l’approvazione di una legge delega, ed e’ articolata su tre pilastri: Formazione e cultura, lavoro e sviluppo, stabilita’ e sicurezza a vantaggio delle società africane e di quella italiana.
Sottolineando l’importanza di rafforzare il capitale umano africano, il pacchetto di misure include tirocini, borse di studio e corsi di “doppia laurea” per studenti italiani e africani. Prevediamo, inoltre, interventi per favorire la crescita economica, sostenendo le pmi e le cooperative agricole. Ci sono poi le azioni per favorire il microcredito e la riduzione dei costi delle rimesse, mentre le iniziative per la pace e la stabilizzazione del continente africano passano anche attraverso programmi di contrasto alla radicalizzazione e all’estremismo violento, da realizzarsi tanto nei paesi d’origine, quanto sul territorio italiano.
L’obiettivo e’ creare un unita’ tecnica di coordinamento degli sforzi di tutti i ministeri italiani nei confronti dell’Africa.
Inoltre un elemento simbolico, ma importante del disegno politico dell’Africa Act è l’istituzione del “Giorno della cooperazione con l’Africa”, che servirà per approfondire lo stato delle relazioni del nostro Paese con il continente africano.
Ne ho scritto anche in un articolo per l’Unità (link).
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