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Dal PD proposte concrete per sostenere la democrazia in Tunisia


“L’Italia ha un vitale interesse nella stabilizzazione democratica e nel consolidamento istituzionale della Tunisia, non solo per le evidenti ragioni legate ai problemi dell’area, ma anche per il rilancio del nostro Paese come punto di riferimento per la regione mediterranea. Dobbiamo supportare concretamente gli sforzi di trasformazione democratica in Tunisia per incentivare maggiori sforzi nel rinnovamento delle proprie istituzioni da parte degli altri Paesi della regione”. Lo ha detto la deputata Pd Lia Quartapelle, presentando con Enzo Amendola, responsabile Esteri del Pd, le proposte di solidarietà e di aiuto concreto alla Tunisia.

Alla conferenza stampa, che si è tenuta oggi pomeriggio alla Camera dei deputati, hanno partecipato anche il sottosegretario Benedetto Della Vedova l’ex ministro degli esteri, Emma Bonino, Bobo Craxi, presidente dell’associazione di amicizia Italia-Tunisia e i deputati tunisini Imen Ben Mohamed (Ennhada) e Mohammed Ben Souf (Nidaa), oltre Naceur Mestiri, ambasciatore di Tunisia a Roma.

Alla Tunisia va dedicata, ha spiegato Quartapelle, “una conferenza dei donatori” e vanno dati “maggiori segnali di integrazione nello spazio europeo e mediterraneo”. A partire dalla concessione dello “status avanzato di partenariato, al pari di Giordania e Marocco” e da un processo per favorire “la liberalizzazione dei visti Schengen per i lavoratori tunisini”. Tra le altre proposte, “la concessione dello status di Paese osservatore al Consiglio d’Europa”.

Grande apprezzamento per le iniziative di solidarietà e di sostegno contenute nel documento PD e’ stato espresso dai rappresentanti delle istituzioni tunisine.

Emma Bonino ha sottolineato l’importanza di una vera “presenza europea nello sforzo di contrasto al terrorismo per salvaguardare i Paesi che stanno portando avanti un percorso inclusivo e che non sono ancora mangiati dal vortice di violenze insensate in un Mediterraneo in fiamme”.

“La Tunisia ospita più di un milioni di libici”, ha ricordato l’ex ministro degli Esteri, “il che, per un Paese di 11 milioni di abitanti, offre un termine di paragone che rende disdicevole il nostro lamento per gli sforzi nell’accoglienza dei rifugiati”.

“Noi del Partito Democratico abbiamo sofferto per quello che è successo a Tunisi e abbiamo marciato con il nostro governo in solidarietà con le vittime e con la Tunisia – ha detto il responsabile esteri del Pd Enzo Amendola – Crediamo nella giovane democrazia tunisina e con più forza e con più vigore adesso porteremo avanti le nostre proposte concrete per il Paese”.

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