“Certo, con il PNRR dovremmo riuscire a cambiare le caldaie.”
“Beh è il momento di pensare alle Olimpiadi 2026. Dopo la pandemia aumenteranno i flussi di turisti e dovremo essere in grado di rendere la città attrattiva per accoglierli. Così invertiremo le difficoltà di questi anni.”
Mi sarei aspettata di parlare più di problemi che di futuro nella seconda tappa del giro di ascolto che stiamo facendo insieme a Pietro Bussolati per valutare da vicino gli effetti del carovita su famiglie e imprese a Milano e in provincia.
Invece al Comitato degli inquilini di via Palmanova 59, dopo aver visto le bollette (con aumenti che raddoppiano il costo del gas e della luce) e aver parlato dell’aiuto del governo per chi ha un ISEE fino a 12mila euro, il presidente del comitato, Giovanni, ci ha detto: “L’aiuto del governo copre gran parte degli aumenti e per fortuna per le bollette della luce l’addebito è anche automatico. Sarebbe bello che Fontana facesse lo stesso che fa Draghi, estendendo gli aiuti a chi ha un ISEE sotto i 12mila euro. Ma risparmieremmo molto sui consumi se potessimo usare i soldi del PNRR per cambiare le caldaie. Ci aiutate a dirlo al Comune?” Forse Giorgia Meloni che dice che il PNRR va rivisto allentando gli obiettivi di transizione ecologica dovrebbe ascoltare di più persone come Giovanni che hanno ben chiaro perché è importante usare il PNRR per fare un piano di risparmio energetico nazionale.
Anche Leonardo Groppelli, Consigliere di Federalberghi Milano e proprietario dell’Hotel Grand Visconti Palace ha voluto parlare del futuro. Groppelli ci ha raccontato che la sua attività come tutto il settore del turismo (“i primi a subire la crisi gli ultimi a uscirne”) sta oggi fronteggiando l’aumento dei costi dovuti al caro energia. Gli alberghi non sono considerati imprese energivore nè possono accedere al bonus 110 per la riqualificazione energetica. Potrebbero però tamponare le perdite di questi anni con un piano di valorizzazione del turismo a Milano, guardando alle Olimpiadi invernali del 2026. Abbiamo parlato di musei, di pianificazione delle mostre internazionali, della possibilità di creare un biglietto unico per permettere ai turisti di accedere a vari servizi della città.
Per il settore delle piscine la situazione è più delicata. Si tratta di un comparto con alti costi per l’energia, di fatto raddoppiati. I soci di GIIS Milano, una società sportiva a cui è affidata la gestione di importanti centri sportivi polivalenti del territorio lombardo, ci hanno spiegato che per il loro settore è difficile immaginare investimenti di efficientemento energetico perché i costi oggi sono troppo alti e impegnano tutte le risorse di bilancio. A queste difficoltà di aggiungono quelle legate a una normativa sacrosanta, quella per la messa in regola dei lavoratori sportivi, che però comporta costi maggiori. Con Pietro e il suo socio abbia discusso di come velocizzare l’attuazione degli aiuti previsti dal DL 50 in attesa di altri interventi specifici.
È sempre molto utile ascoltare. Le norme che scriviamo sono generali, ma poi la realtà è fatta di casi particolari e spesso le norme devono essere attuate o adattate.
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