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Esteri e Cooperazione

Mai come in questi tempi è importante costruire una politica estera forte e solidale, per fare dell'Italia un pilastro fondamentale in Europa e nel mondo. 

Dall'inizio della mia attività politica, ho seguito diverse crisi sul piano internazionale, accompagnando il ruolo dell'Italia sia sul piano parlamentare che del partito.

La Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, di cui ho fatto parte dal 2019 al 2021, ha portato all'avanzamento di alcune proposte strutturate per la tutela della sicurezza dei nostri cittadini all’estero.

Il voto ottenuto in Commissione esteri nel 2020 sulla proroga ed estensione dello stop all’autorizzazione di licenze per l'export di armi italiane destinati allo Yemen, ha contribuito alla distensione del conflitto nel paese dopo quasi 6 anni che avevano già causato centinaia di migliaia di vittime.

L'approvazione della mozione con cui chiedevamo di conferire la cittadinanza italiana a Patrick Zaki a luglio 2021 ha dimostrato la ferma attenzione dell'Italia ai diritti umani nel mondo. Così come le borse di studio richieste per tutti i cittadini ucraini, bielorussi e russi che scappavano (e scappano tutt'ora) dalla guerra scoppiata in Ucraina a febbraio 2022. 

Gli aumenti che abbiamo proposto sulle spese per la cooperazione internazionale negli ultimi anni rappresentano l'importanza che il gruppo PD conferisce alla politica estera. Chiediamo che le spese per la cooperazione internazionale arrivino allo 0,7% del PIL entro il 2030, per rendere l'Italia sempre più protagonista sullo scenario internazionale. 

Il mio impegno è quindi per una politica estera più solidale e forte, che sia fondata sui valori di pace, di democrazia e di rispetto dei diritti umani nel mondo.

Lia alla Munich Security Conference
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